DIACONI: CHE COSA FANNO
LA MISSIONE E L’ATTIVITA’ DEL DIACONO NELLA CHIESA E NEL MONDO
IN UNA CHIESA RINNOVATA DALLA FORZA DELLO SPIRITO NELLA VARIETA’ DEI DONI E DEI MINISTERI
I diaconi “… chiamati a collaborare fraternamente con il presbitero al servizio del popolo di Dio, dipenderanno anch’essi direttamente dal vescovo, primo responsabile della vita cristiana e della comunità diocesana”;
“… il diaconato permanente favorirà la chiarificazione dei ministeri, qualificando le funzioni riconosciute come proprie dei diaconi e facilitando una migliore definizione delle funzioni dei presbiteri”.
(I Vescovi italiani nel documento “la restaurazione del Diaconato Permanente in Italia” nn. 7 e 12).
Il diaconato permanente non è un insieme di facoltà e di poteri ma un ruolo tutto particolare di confermarsi a Cristo servo. Si affianca al ministero della Presidenza, cioè del Vescovo e dei suoi Presbiteri aiutandoli ad essere un efficace “servizio”, convergente verso l’Eucarestia, centro della comunità cristiana e della sua missionarietà.
Il diacono partecipa al ministero del Vescovo con l’autorità e con la grazia di ministro ordinato, con l’esperienza e con la “grazia di stato”, e con l’efficacia di un uomo che esercita una professione ed attinge alla Grazia del matrimonio, qualora sia sposato.
IN CONCRETO I DIACONI SONO:
A SERVIZIO DEL VANGELO NELLA DIMENSIONE MISSIONARIA
1 – fanno opera di evangelizzazione capillare nelle famiglie, negli ambienti dilavoro e nei caseggiati in modo da realizzare la Chiesa nella sua dimensione famigliare;
2 – esercitano lo spirito di servizio evangelico tra i lontani ed i non credenti, in qualunque ambiente sociale;
3 – animano la catechesi di preparazione ai sacramenti (Battesimo, Confermazione, Penitenza, Eucarestia, Matrimonio, Unzione degli Infermi).
A SERVIZIO DELLA CARITA’:
- nella pastorale della sanità animando i servizi più trascurati e le situazioni di disagio (tossicodipendenze, aids e altro);
- nella pastorale oratoriana e giovanile “avendo una famiglia e godendo della Grazia della consacrazione ministeriale, possono offrire una garanzia spirituale ed esperienza matura”;
- nella pastorale sociale, “continuando nell’ambiente di lavoro e di vita quotidiana quell’impegno sociale di cui si avverte maggior necessità di fronte all’aggravarsi di problemi posti dalla crescente emarginazione ed immigrazione”;
- nella dimensione comunionale, “promuovendo e favorendo una più intensa e fraterna comunicazione e comunione di fede, nella più diretta unione con il Vescovo, rendendo concreta la vita comunitaria in parrocchia e nei vari ambienti, favorendo relazioni comunionali all’interno delle strutture di base (parrocchie, zone e altro)”.
A SERVIZIO DELLA LITURGIA E DELLA PASTORALE:
- Il diacono è “mandato” dal Vescovo a svolgere un servizio pastorale in comunione con il parroco del luogo (can. 519);
- Il diacono fa parte, di diritto, del Consiglio Pastorale Parrocchiale (C.P.P.) e, se mandato a reggere un “centro eucaristico privo di sacerdote, è opportuno che faccia parte di diritto anche del Consiglio Parrocchiale per gli affari economici (C.P.A.E);
- Ha la custodia della Chiesa e del Ss. Sacramento (cann. 934; 938);
- Partecipa alla celebrazione della Messa secondo il suo ministero, e secondo l’opportunità, tiene l’omelia, d’intesa con il celebrante (cann. 764; 767; 929);
- Presiede alle varie funzioni liturgiche (can. 835):
- celebrazione dei battesimi (can. 861);
- benedizione eucaristica (can. 943);
- altre benedizioni che gli competono (can. 1169);
- benedizione e assistenza ai matrimoni (can. 1108; 1111);
- celebrazioni di sepolture (can. 1168);
- celebrazione di novene e tridui (idem)
- celebrazione della Parola di Dio, anche sostitutiva della Messa festiva in caso di necessità (can. 1248) secondo le direttive date dalla Congregazione per il culto divino “Cristi Ecclesia”, in data 2 giugno 1988 (in particolare n. 29);
- veglia di preghiera per i defunti.
Oltre i servizi pastorali citati a servizio della missionarietà il diacono svolge anche:
- catechesi nei gruppi famiglia;
- visita e benedizione alle famiglie,
- visita e comunione ai malati (can. 911);
- animazione della liturgia e dei Ministri Straordinari della Comunione;
- animazione e coordinamento dei catechisti.
Con la recita giornaliera di “lodi, vespri e compieta” il diacono si inserisce nella preghiera “ufficiale” della Chiesa.
In conclusione il diacono è un uomo mandato ad essere portatore di gioia, capace di amore verso gli altri e, soprattutto, “pieno” di fede.